Progetto 3-1

Scegliere le caldaie a pellet come sistema di riscaldamento per la propria abitazione è una scelta importante per il proprio comfort quotidiano, per il rispetto dell’ambiente e, soprattutto, per il nostro portafoglio.

Il pellet, infatti, permette di abbattere notevolmente i costi di consumo energetico, di gas e di energia, che un sistema di riscaldamento tradizionale produce durante il suo funzionamento. Ma, da quest’anno, il risparmio arriva sin dalle prime fasi di installazione delle caldaie stesse. Grazie al rinnovo del Decreto Ministeriale introdotto nel 2012 dallo stato Italiano, esistono incentivi concreti anche per l’installazione di un nuovo impianto di riscaldamento a pellet.

Questo provvedimento si chiama Conto Termico e ci permette di riqualificare le nostre abitazioni partendo da un miglioramento sensibile delle sue prestazioni energetiche.

La scelta di una stufa a pellet, in questo modo, diventa non solo un risparmio effettivo ed immediato in termini di consumo, ma anche la possibilità di richiedere gli incentivi ecobonus per l’installazione della caldaia pellet e recuperare sino a 5.000€ di quanto speso, entro due mesi dall’installazione.

Ma cosa dobbiamo fare per sfruttare questa opportunità di risparmio concreto?

 

Conto termico è un provvedimento specifico pensato appositamente per incentivare l’adozione da parte di privati, imprese e cooperative di abitanti, di sistemi che permettono un sensibile miglioramento delle prestazioni energetiche dei propri locali. Dalle case egli uffici, Conto termico è, di fatto, una parte del cosiddetto Ecobonus 2019 che, dalle caldaie a condensazione, sino ai sistemi ibridi, incentiva l’adozione di sistemi meno inquinanti e più innovativi.

 

Conto termico prevede la possibilità di recuperare sino a 5.000€ dell’importo speso, entro due mesi dalla sua effettiva spesa, dando, così, un’incentivo effettivo e concreto a chi sceglie sistemi innovativi e più ecologici per il riscaldamento delle proprie abitazioni e uffici.

 

Con l’ampliamento del 2019, tutti i privati possono richiedere gli incentivi ecobonus, ma anche i soggetti appartenenti alla categoria della pubblica amministrazione, le società cosiddette in house, e le cooperative di abitanti, e comunque tutti i soggetti che agiscono scegliendo fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.

 

L’accesso ai vantaggi offerti dall’Ecobonus può avvenire per prenotazione, nel caso di enti pubblici, presentando una domanda su preventivo, oppure tramite accesso diretto, ovvero facendone richiesta entro sessanta giorni dall’effettiva installazione.

Per poter accedere, poi, al bonus, dobbiamo ricordarci di raccogliere tutte le ricevute, le fatture e la documentazione emessa da chi ha eseguito i lavori e dai fornitori che abbiamo contattato. Tutta la documentazione raccolta, infatti, dovrà essere presentata in fase di richiesta del bonus Conto Termico e, se in regola, ci permetterà di accedere all’incentivo e al rimborso.

Non dimentichiamoci di affidarci a professionisti accreditati, in grado di certificare il nostro impianto a norma di legge. Anche una piccola leggerezza potrebbe essere determinante per impedirci l’accesso agli incentivi offerti dal Conto Termico.

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